Galleria del Palazzo Coveri
WOMEN’S
mostra collettiva d’arte contemporanea
a cura di Marco Testa
23 maggio – 1 giugno 2012
Firenze - Lungarno
Guicciardini, 19
Comunicato stampa
Sotto l’Alto
Patronato del Presidente della Repubblica del Ministero dei Beni Culturali, con
i Patrocini del Comune e Provincia di Firenze,
Regione Toscana.
Dal 23 maggio al 1 giugno 2012, in occasione della
terza edizione del “Florence Design Week”
la Galleria del Palazzo Coveri ospiterà WOMEN’S a cura di Marco
Testa.
La
collettiva d’arte contemporanea presenta 13 artisti - Akiko Chiba, Angelo Barile,
Calogero Marrali, Eleonora Spezi, Enrico Grasso, Giuseppe Petrilli, Ina
Nikolic, Lisa Nocentini, Luloloko, Mariarosaria Stigliano, Meri Tancredi, Silla
Guerrini, Vania Elettra Tam- confrontando
linguaggi culturali ed espressivi diversi come la pittura, la scultura, la
grafica, la performance e l’installazione, sul tema dell’universo femminile. Durante la
vernice, PERFORMANCE di Ina Nikolic “Face”
Testo critico
Quando
il reale è inenarrabile, si può solo mostrare il surreale.
Professioniste,
persone comuni, adolescenti, mature, frivole, profonde, ogni donna è
espressione di un mondo ricco di sfumature diverse, spesso
contraddittorie. Il punto di vista
maschile, talvolta, coincide con quello femminile, ma spesso ne diverge
assumendo aspetti paradossali. Esistono donne che reagiscono agli stereotipi
consolidati nel tempo, stratificati nella società, eppure il conformarsi sembra
inevitabile. D’altronde Einstein era convinto che fosse più facile rompere
l’atomo che un pregiudizio. Nonostante tutto, l’universo femmineo resta
magmatico, irrefrenabile, inarrestabile: la sua continua, veloce evoluzione
sembra talvolta persino un’involuzione. Stacanoviste sul lavoro, ma sempre
pronte a trovare spazio per un vezzo. Compagne e avversarie, succubi e
dominanti, “esibizioniste” e ritrose, protagoniste nella società ma spesso
dalla società discriminate. Il razionale e l’irrazionale, tutto e il contrario
di tutto.
Le
raffinate incisioni alla “maniera nera” della giapponese Akiko Chiba guidano in
un viaggio introspettivo nella società contemporanea facendo emergere la forma,
che diviene emozione, dal buio dell’anima di chi non si conforma e subisce
l’esclusione.
Le
deformazioni prospettiche nelle opere pittoriche di Angelo Barile, invece,
toccano l’emisfero ludico infantile, caratterizzato dagli estremi contrapposti
di malizia e ingenuità: donne dominatrici e “angiolotti” si sovrappongono a
“reginelle” dagli sguardi maliziosi.
Le
sculture di Calogero Marrali si materializzano in un’atmosfera POP, nel
“feticcio” per antonomasia della scarpa: un accessorio, che assume il valore di
supporto per un racconto.
Eleonora
Spezi trova la sua forza espressiva nella tecnica dell’incisione, contaminata
ora con l’acquarello ora con il collage. L’aspetto onirico trova concretezza
nella memoria di donne, che hanno lasciato un’orma nella storia di ognuno di
noi.
La
pittura di Enrico Grasso si focalizza in quella perfetta simmetria di forma e
colore che è propria dell’universo femminile e insinua ironicamente che, anche
sotto la dichiarata mascolinità dell’uomo, si possono nascondere le forme
sensuali della femminilità, infrangendo così fragili certezze.
I
disegni rielaborati digitalmente da Giuseppe Petrilli colgono l’aspetto più
conturbante del mondo femminile: un mondo che, se rispecchia l’immaginario
collettivo maschile nelle forme prorompenti della pin-up, nasconde nei suoi
tratti quell’idea universale di leggerezza, necessaria per affrontare la vita
come una vacanza.
Ina
Nikolic, nella sua performance, “Face”, scava negli stereotipi di femminilità alla
ricerca della propria identità, fino a far riemergere la dignità di donna e non
quella di una sua icona.
Le
sculture in terracotta di Lisa Nocentini, una tra le più interessanti
personalità artistiche della scultura in ceramica del panorama italiano
contemporaneo, raccontano con un linguaggio surreale il reale. E tanto più
questo diviene inenarrabile per la sua banalità e crudezza, tanto più nasce la
necessità di metafore o parabole per comprenderlo e rappresentarlo.
Il
congolese Luloloko sperimenta tecniche e linguaggi, contaminando le origini con
il contemporaneo; memore delle avanguardie artistiche, si proietta oltre la
materia affinché il colore divenga insieme forma e idea.
Mariarosaria
Stigliano rende fluido il segno della sua pittura e il colore diviene liquido,
suggerendo suggestioni di un mondo fluttuante, proprio della società che
Zygmunt Bauman chiamerà “liquida”: le architetture urbane sovrastano le figure
umane, che divengono fragili ricordi impressi nella memoria.
L’installazione
concettuale di Meri Tancredi contrappone la leggerezza delle idee alla
pesantezza delle parole a loro connesse, spesso logorate da un uso improprio
del linguaggio che il tempo inesorabilmente condiziona.
Il
trittico Farfallina di Silla Guerrini
è un’installazione scultoreo-pittorica complessa e articolata, che racconta in
tre distinti momenti l’illusione adolescenziale, l’affermazione giovanile e il
disincanto della donna cosciente.
L’ironia
nelle opere pittoriche di Vania Elettra Tam trascina inevitabilmente il
pensiero verso il mondo femminile, quale è ritratto nella fortunata serie
televisiva Desperate housewives, dove
l’alienante quotidianità è scavalcata con giocose ed esasperate acrobazie.
Meglio ancora, tuttavia, alla sua arte si potrebbe riferire quanto Almodovar
disse delle sue Donne sull’orlo di una
crisi di nervi: «Una commedia sofisticata, molto sentimentale. Qualunque
stramberia appare verosimile se implica dei sentimenti. L’emozione sentimentale
è sempre il miglior veicolo per raccontare qualunque storia. E l’allegria,
ovviamente, lo stavo dimenticando. Perché da una commedia, di qualunque tipo
essa sia, deve traspirare allegria».
Ogni
artista utilizza gli elementi dell’ironia, della sensualità, della melanconia,
del sogno, e forse anche gli incubi dell’alienazione, e li muta in simboli e in
codici, per raccontare in forme estreme la vita ordinaria, stimolando una
chiave propositiva di cambiamento attraverso il paradosso. Tentare di
comprendere il mondo femminile è per le stesse donne impresa spesso non facile.
È come interpretare un sogno: immergersi e fluttuare in un universo surreale.
Marco
Testa
Informazioni utili
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
del Ministero dei Beni Culturali
Patrocini : Comune e Provincia di Firenze, Regione Toscana
Collaborazione : Florence Design Week
Titolo: Women’s. Collettiva
di Arte Contemporanea
Artisti: Akiko Chiba, Angelo Barile,
Calogero Marrali, Eleonora Spezi, Enrico Grasso, Giuseppe Petrilli, Ina
Nikolic, Lisa Nocentini, Luloloko, Mariarosaria Stigliano, Meri Tancredi, Silla
Guerrini, Vania Elettra Tam-
A cura di: Marco Testa
Indirizzo:Galleria del
Palazzo Coveri.
Palazzo Coveri - Lungarno
Guicciardini,19 - 50125 Firenze
Inaugurazione: 23 maggio 2012
ore 18.00
Performance: nell’ambito
dell’inaugurazioni “Face “ di Ina Nikolic
Durata: 23 maggio – 1 giugno 2012
Orario: 11:00/13:00—15.30/19.30 (chiuso lunedì)
Ingresso: Libero
Informazioni: Tel. (+39) 055 281044

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